Questo itinerario porta a visitare i resti dell’imponente base logistica di Campo Gallina, realizzata dagli austroungarici all’indomani della Strafexpedition. La base, costantemente ampliata e sempre meglio organizzata tra il 1916 – 1917, era anche il comando logistico della Sesta divisione di fanteria austroungarica comandata dal Generale Mecenseffy.

Essa ospitava ben 25.000 militari ed era il cuore pulsante della complessa macchina logistica austriaca. Comprendeva ricoveri per veicoli, un ospedale da campo, baracche, depositi, teleferiche, una chiesetta e un piccolo cimitero di guerra. Non mancavano nemmeno i forni per il pane, le prese d’arrivo dell’acquedotto di Bocchetta Portule ed impianti per la disinfestazione dei pidocchi.

Il complesso di Campo Gallina era straordinario, per articolazione e varietà di manufatti e offriva una sistemazione tutto sommato comoda: c’erano perfino uno spaccio, un cinema e, in una situazione cronica di scarsità d’acqua, una cisterna d’acqua per il bagno degli ufficiali. Alla sua efficienza si deve la resistenza della linea difensiva austriaca tra il Monte Colombara e l’Ortigara e proprio per questo essa divenne uno degli obiettivi principali dei bombardamenti aerei e dei concentramenti delle artiglierie italiane a lunga gittata.

La guerra e il tempo hanno devastato Campo Gallina, oggi considerata la”Pompei della Grande Guerra”, ma la sua imponenza e comunque testimoniata dagli estesi ruderi rimasti e non è difficile intuire che, un secolo fa, quest’area di alta quota, fosse un incessante brulicare di uomini e attività.

Per visitare Campo Gallina potete scoprire il percorso sulla piattaforma Outdooractive:
Itineriario 4 e-bike leMelette: 45 Km Malga Moline – Bivio Italia – Monte Chiesa – Campo Gallina – Galmarara

Dalla piattaforma si può scaricare la mappa in formato pdf.

Gli altri percorsi li potete trovare nella nostra pagina

Descrizioni tratte dal libro “I 50 sentieri più belli dell’Altopiano di Asiago” di Federica Pellegrino.